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Circolare: 1362 - Storia della Basilica Palladiana - Attività Culturali

1362 - Storia della Basilica Palladiana

il 23.10.2012

Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2012
Adesioni entro: 22 Ottobre 2012

Iscrizioni chiuse

Il Circolo Dipendenti, in occasione dell'inaugurazione post restauro della Basilica Palladiana, ha pensato che potrebbe far piacere a tutti coloro che hanno visitato o visiteranno la Mostra "Raffaello verso Picasso" o comunque a tutti gli appassionati dell'architettura Palladiana, saperne di più sulla magnifica Basilica che tutto il mondo ci invidia.
Più precisamente il socio ed amico Giorgio Ceraso ci intratterrà con una conferenza di circa 45 minuti dal titolo:
                                                                                                 

Storia della Basilica Palladiana

 L’incontro si terrà

Martedì 23 Ottobre 2012  alle ore 17.15

 

presso la Sala Carlo Pavesi in Vicenza

in Via Btg Framarin 18

 

 

Brevi cenni da Internet: http://guide.travelitalia.com/it/guide/vicenza/basilica-palladiana/

 

E’ la costruzione simbolo di  Vicenza e domina tutto il lato sud di Piazza dei Signori. Le origini del monumento, che è fra i più celebri d'Italia, sembrano risalire ai tempi di re Teodorico; certamente la Basilica è uno dei primi monumenti d'arte gotica apparsi in Italia. La parte interna della struttura rappresenta un modello di puro stile gotico e fu variamente danneggiata nei secoli: ma la sua solida ossatura archiacuta ha resistito ai danni del tempo, agli incendi e all’incuria: su di essa l'edificio è risorto più volte.
Il complesso edificio - che fin dall'inizio fu il cuore della vita pubblica cittadina - fu realizzato in due momenti distinti. Il primitivo palazzo della Ragione fu infatti edificato alla metà del Quattrocento da Domenico da   il piano superiore fu interamente occupato dall'enorme salone del Consiglio dei Quattrocento. Alla fine del secolo, crollarono le logge e il doppio ordine di portici. Fu allora che i reggitori della città, con l’approvazione del governo di  Venezia pensarono di scongiurarne la rovina estrema. Il dibattito ed i progetti sul da farsi furono molti: furono sentiti i maggiori architetti dell’epoca (Giulio Romano, il Sansovino, il Sammicheli), ma alla fine il Consiglio accettò - nel 1549 - il progetto del giovane Andrea Palladio, e questi fu incaricato dell'esecuzione. I lavori cominciarono nel 1549 e terminarono nel 1614: prima di morire - nel 1580 - il Palladio riuscì a veder compiuta la maggior parte dell’opera, e scoperta la meravigliosa facciata che prospetta su Piazza dei Signori.

 

Le difficoltà di esecuzione erano enormi: in particolare, bisognava combinare la rivestitura esterna con le arcate interne a sesto acuto dell’edificio, che non si potevano toccare senza, o far crollare del tutto la parte gotica dell'edificio, o cambiarne completamente la fisionomia storica e tradizionale. Palladio risolse il problema, facendo sorgere intorno all'antico edificio, una nuova struttura, tutta a loggiati e colonne di stile classico, purissimo, imponente ed in perfetta rispondenza con le arcate interne e l'antica ossatura: con questa soluzione, sicuramente geniale, il colosso gotico della Basilica non fu intaccato. Il primo ordine delle logge è dorico, il secondo è ionico; il piano terreno resta occupato da vecchie arcate aperte al passeggio e da vari negozi.
Si sale al piano superiore per due scale: una sotto la loggia verso la Piazza, è opera del 1496; l'altra a sud-est, fu costruita nel 1610 da Angelo Benatello. Il salone pensile del primo piano - lungo 52 metri, largo 21, ed alto 25 - è illuminato da 24 finestre e da occhi: fu coperto dall'altissima volta carenata rivestita di piombo. In passato ospitò fastose cerimonie civili e religiose ed erudite rappresentazioni sceniche. Le statue che ornano l'attico delle logge, sono in gran parte del Vittoria e del Grazioli: molte di esse sono state eseguite su disegni e modelli forniti dal grande architetto.
Il complesso della Basilica Palladiana - armonico, perfetto e compiutamente artistico - si offre da secoli all’ammirazione di chi lo osserva e lo studia. Dopo aver visitato Vicenza il grande poeta tedesco Goethe disse: "Non è possibile descrivere l'impressione che fa la Basilica di Palladio..."

 

L'ingresso naturalmente è libero per tutti.
 

Solo per motivi organizzativi e per non superare la capienza della sala siete invitati ad inviare tramite fax o via mail alla Segreteria del Circolo l'allegato  modulo di partecipazione indicando il numero dei partecipanti.